Amis sèmpér,

murus mai

La locanda

del bèch

L’eredità de

zio Bortolo

In missiù dal

paradìs

Per solc, per

unur o per amur

La medesina

miraculusa

In sirca de

förtüna

Scua, palèta

e stras

Tri neùcc in

vacansa

La cà del

preòst

Ol cör al vé

mai vècc

LA CA’ DEL PREÒST

(1998 - Commedia brillante in tre atti di Zanoli - De Sanctis).

La “Topolino”, l’Azione Cattolica, i figli dei fiori ed il matrimonio riparatore ci riportano al clima degli anni ‘60 in cui si svolge questa divertente commedia.

 

La vicenda ha come teatro la casa di un parroco di un piccolo paese dell’alta valle seriana, dove don Giuseppe vive insieme alla sua perpetua Rosa ed al nipote Fabio, sfaccendato e amante della vita notturna.

Rosa vorrebbe che il figlio mettesse la testa a posto trovandosi un lavoro e una brava ragazza, per esempio la Laura, segretaria dell’Azione Cattolica, che però ha pensieri solo per il suo don Giuseppe.

Un giorno si presenta in casa la signora Ines, chiedendo al parroco di sposare in segreto sua figlia Milli con Gioan, figlio dell’ingegner Franco, l’impresario che sta restaurando la chiesa parrocchiale, in cambio di una generosa offerta per i lavori.

Quest’ultimo è contrario al matrimonio del figlio con Milli, perchè per salvare la sua impresa dal fallimento vorrebbe che Gioan sposasse la figlia di un suo concorrente, offrendo al parroco la fattura dei lavori con la scritta “pagato”.

Mentre il parroco è assillato da pensieri di manzoniana memoria, l’ingegner Franco si infortuna seriamente cadendo dall’impalcatura in chiesa e si scopre che Milli è incinta. Rosa, intanto, raccoglie informazioni sulla misteriosa storia di Milli e Ines, spettegolando con il sacrista Piero e la sua aiutante Rita.

Una serie di colpi di scena introduce al finale quando da “un matrimonio che non s’ha da fare” si arriva invece a due... forse tre.